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venerdì 4 settembre 2009

Dulce et Decorum Est pro Patria Mori

Dulce et decorum est pro patria mori: la frase, tradotta letteralmente, significa è bello e dolce morire per la patria. (Orazio, Odi, III, 2, 13).
Con questo celebre verso Orazio stimola i giovani Romani ad imitare le virtù e l’eroismo guerriero dei loro antenati.
La locuzione è stata utilizzata, seppur con significato opposto, anche dal poeta inglese Wilfred Owen, morto durante la prima guerra mondiale, per la sua poesia omonima: "Dulce Et Decorum Est".
Questa frase è riportata sul monumento all'ingresso del Cimitero della Memoria dedicato ai caduti della Repubblica Sociale Italiana (tra cui alcuni della Xª Flottiglia MAS), nei pressi di Nettuno.

Essa appare anche sulla targa marmorea del «maggiore Martin» sepolto in Spagna nel cimitero di Huelva. Il «maggiore Martin» è il protagonista della operazione "Mincemeat" mediante la quale i servizi segreti inglesi fecero credere a quelli tedeschi che lo sbarco in Italia avrebbe avuto luogo in Grecia con qualche diversione in Corsica e Sardegna; una tragica disfatta.

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