Dulce et decorum est pro patria mori: la frase, tradotta letteralmente, significa
è bello e dolce morire per la patria. (
Orazio, Odi, III, 2, 13).
Con questo celebre verso Orazio stimola i giovani Romani ad imitare le virtù e l’eroismo guerriero dei loro antenati.
La locuzione è stata utilizzata, seppur con significato opposto, anche dal poeta
inglese Wilfred Owen, morto durante la
prima guerra mondiale, per la sua poesia omonima: "
Dulce Et Decorum Est".
Questa frase è riportata sul monumento all'ingresso del Cimitero della Memoria dedicato ai caduti della
Repubblica Sociale Italiana (tra cui alcuni della
Xª Flottiglia MAS), nei pressi di
Nettuno.
Essa appare anche sulla targa marmorea del «maggiore Martin» sepolto in Spagna nel cimitero di
Huelva. Il «maggiore Martin» è il protagonista della operazione "Mincemeat" mediante la quale i servizi segreti inglesi fecero credere a quelli tedeschi che lo sbarco in Italia avrebbe avuto luogo in Grecia con qualche diversione in Corsica e Sardegna; una tragica disfatta.